Partiamo da Roma Fiumicino il 15 dicembre 2003, quest’anno ho deciso di passare tutte le feste tra Natale e Capodanno al caldo….. poi il Capodanno brasiliano deve essere speciale quindi mettiamo un panettone e una bottiglia di spumante in valigia e si parte.
Il viaggio è lungo, partiamo con la TAP compagnia
aerea portoghese, facciamo scalo a Lisbona dopo più di due ore di volo
e dopo un ritardo di 5 ore con attesa interminabile in giro per l’aeroporto
prendiamo l’altro volo per Fortaleza e dopo circa 7 ore di volo con un
ritardo pazzesco arriviamo alle ore 23.00 ora locale finalmente in Brasil.
Qui ci aspetta un ragazzo con una macchina fuori strada che ci ha mandato Enrico
il proprietario della Pousada dove alloggeremo, dopo aver caricato le sacche
partiamo per Jeri.
Il viaggio è lungo e tortuoso, è già perché dopo
almeno 4 ore su strada l’ultimo tratto è tutto sulla spiaggia tra
dune e dunette . . l’ultimo incoveniente è stato dover scavare
sotto le ruote del fuoristrada che si è bloccato su una duna.
Arrivo alle 5 e passa di mattina morti . . . tutti a letto.
ALLOGGIO: Inizia la nostra permanenza a Jeri , qui non
ci sono alberghi la soluzione per dormire e mangiare a colazione e la POUSADA,
consiste essenzialmente in una pensione o “Bed and Breackfast, sono costruzioni
con camera e bagno giardino in comune dove si fa colazione la mattina e dove
ti puoi riposare sulle famose amache, infatti tutte le Pousada sono provviste
di questa comoda soluzione tipica Brasiliana per fare una siesta o addirittura
dormire.
Noi abbiamo optato per la Pousada Di Enrico, un italiano che si è trasferito
da un po’ di tempo a Jeri e che ha costruito la sua Pousada.
Approfitto per fare un po’ di Pubblicità ad Enrico Scarpa, nonché
ex surfista ora kiter lasciandovi l’indirizzo di posta enricoscarpa@hotmail.com
e il tel. 088 669-2208.
Comunque se andate sul sito di jeri www.jericoacoara.tur.br/ troverete tante
altre soluzioni per dormire.
IL POSTO : La prima cosa che attira la mia attenzione
in un posto che ho scelto per fare windsurf è l’ambiente che mi
circonda, il paesaggio è lunare ci sono spiagge di sabbia bianca immense
e lo sfondo, guardando la costa fino dove il mio occhio riesce ad arrivare,
dune alte di sabbia e macchie verdi di palme e piante di vario genere. Jeri
è praticamente una piccola oasi sul litorale è formata da tre
strade principali, non esiste asfalto , la cosa strana sarà camminare
sempre e solo in ciabatte sulla sabbia.
Il paese è pieno di Pousada di vario genere, ci sono abbastanza ristoranti
dove si spende pochissimo , parlo di 5 Euro per mangiare carne e pesce vi consiglio
“Sabor da Terra” se volete spendere 15 Euro e magiare Aragosta a
tanto altro pesce buono e carne argentina andate al Carcarà, la proprietaria
parla bene italiano , avendo vissuto in Italia qualche anno fa.
Potrete trovare anche dei Marcket per fare un po’ di spesa sempre spendendo
molto bene.
Ci sono negozi dove poter comprare tante cose belle a poco!! . . . Jeri è
veramente economica . . .
SPOT: passiamo al windsurf , lo spot è
uno solo si esce mura a dritta il vento viene da terra, le condizioni sono semplici,
è piuttosto cioppato per cui è buono per saltare anche perché
si formano bei trampolini, il vento nel periodo in cui ci siamo stati noi è
stato sempre intorno ai 25 - 30 nodi quindi le vele più usate sono state
la 4.7 e la 5.3.
Si possono formare onde non più alte di 1 metro e mezzo e sono l’ideale
per imparare a surfare anche perché il fondale non presenta Reef e non
ci sono altri pericoli.
L’unico inconveniente è l’alternarsi dell’alta e bassa
marea, quando c’è bassa marea la spiaggia è molto lunga
il mare e distante e il vento c’è anche sotto riva, al contrario
con l’alta marea la spiaggia quasi scompare e il vento sotto riva è
assente e spesso questo non è buono perché con l’alta marea
c’è generalmente più onda dove però non c’è
vento.
Comunque il vento, finchè non inizia la stagione delle piogge cioè
da metà Gennaio, è una garanzia .
Il periodo migliore per surfare a Jeri è da giugno a metà gennaio.
La vacanza passata in Brasile è
stata una delle più lunghe che io abbia mai fatto, è stata faticosa
perché il vento mi ha permesso di surfare quasi tutti i giorni, la compagnia
dei ragazzi romani ; Simone, Andrea, Domenico e Monica è stata delle
migliori .
Ritornerei a Jeri con il mio compagno di viaggio Giampiero . . . magari con
una 4.2 da non dividere per surfare.
Saluti a tutti e al prossimo viaggio . . . Barbara.